I fondi per enti d’erogazione

Può sembrare paradossale che una fondazione possa utilizzare un intermediario filantropico. Se il valore aggiunto di quest’ultimo è dare i vantaggi di una fondazione personale, che servizi potrà mai erogare ad un ente che, per definizione, è già un ente di erogazione?

In realtà, accade che gli enti d’erogazione non si limitino a finanziare progetti d’utilità sociale, ma mobilitino donazioni con cui integrare i propri contributi. Non sempre però hanno a disposizione gli strumenti adatti a conseguire questo risultato.

Molte fondazioni, specialmente se d’impresa, non si iscriveranno al Registro Unico del Terzo Settore e quindi non possono garantire la massimizzazione dei benefici fiscali alle persone fisiche. Inoltre, raramente sono dotate di un sistema contabile e amministrativo adatto a gestire miriadi di donazioni di modesta entità. Infine, può risultare difficile convincere le persone a donare a soggetti che, per loro natura, dovrebbero erogare e non raccogliere.

Non bisogna poi dimenticare come siano comuni i casi in cui gli enti d’erogazione diano vita a progetti in partnership. Poter usufruire di un’organizzazione neutrale che possa operare da agente fiscale può rivelarsi molto utile, anche per gestire con maggiore trasparenza rapporti e relazioni.

Grazie alla sua flessibilità e poliedricità l’intermediazione filantropica può mettersi anche al servizio delle fondazioni permettendo loro di moltiplicare il loro impatto.

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