Home 5 Enti 5 Associazione Laboratorio Harmonia

Associazione Laboratorio Harmonia

Il Laboratorio Harmònia è un’associazione di genitori e figli, musicisti e appassionati della musica che insieme hanno creato un progetto musicale che ha come attenzione la formazione e la diffusione della musica principalmente tra i più piccoli.
All’origine vi è il Coro Femminile Harmònia (1989) e quattordici anni più tardi, dopo vari tentativi, il coro Piccola Harmònia che dapprima si presenta come coro di voci bianche quindi, dal 2009, come coro giovanile. Questi due gruppi non sono solo esperienze aggregativo-ricreative ma realtà cha hanno sviluppato un carattere sempre più professionale che li ha distinti e permesso loro di raggiungere ambìti risultati in sedi Nazionali e Internazionali: si ricordi il primo premio al Concorso Internazionale Seghizzi di Gorizia 2007 del coro femminile e il prestigioso premio FENIARCO ottenuto dalla Piccola Harmònia nel settembre 2009 all’importante Concorso Nazionale di Polifonia di Arezzo.

Tutti i successi ottenuti hanno portato a investire sempre di più nella formazione musicale dei propri iscritti. Quindi, accanto alla preparazione vocale è nata la formazione musicale più completa che offre ai ragazzi e alle ragazze del coro l’opportunità di avvicinarsi a uno strumento. Così sono stati attivati presso il coro l’insegnamento del violino, dell’arpa, della chitarra, del pianoforte. Accanto agli strumenti, lo studio della teoria musicale.
Per raccogliere con più coerenza e flessibilità tutte queste iniziative l’associazione Piccola Harmònia si trasforma in Laboratorio Harmònia. Qui grazie alla bella esperienza del gruppo di voci bianche, la riflessione su alcune metodologie didattiche hanno portato il Laboratorio Harmònia a riflettere sulla possibilità di dare più spazio ai bambini più piccoli, 0-6 anni, così da soddisfare e riempire un vuoto che nella nostra società è endemico. Ormai è assodato che l’intervento di formazione, adeguatamente proposto, in giovanissima età è un investimento straordinario per la persona, perché il bambino/a ha una capacità di assimilazione incredibile. Nel campo della musica, poi, la letteratura scientifica è abbondantemente generosa. Essa conferma il valore immenso della pratica musicale sia a favore di una crescita equilibrata sia per lo sviluppo delle facoltà cognitive. Insomma, un bambino che partecipa a una attività musicale strutturata ha una marcia in più in tante direzioni.
Su queste riflessioni, e consapevoli di offrire al territorio un’esperienza qualificata, il Laboratorio Harmònia ha aperto il percorso della propedeutica alla musica, un percorso destinato ai bambini dai 3 ai 6 anni che attraverso un approccio graduale al mondo musicale vengono educati al ritmo, all’ascolto dei suoni, imparando a distinguerli, all’uso della voce ecc.
L’anno 2010 porta in sé numerose novità:
- il cambio della sede che passa dai locali della Parrocchia della Resurrezione, sempre concessi con molta generosità dai parroci d. Alfredo Basso, prima, e d. Paolo Soccal poi, al prestigioso e suggestivo Canevon a Malcontenta;
- l’incontro con il Sistema Bibliotecario Urbano e il progetto Nati per la Musica;
- l’accreditamento di Laboratorio Harmònia presso l’Istituto Suzuki Italiano per l’insegnamento dell’Arpa, diventando l’unico centro autorizzato nella Regione Veneto per l’insegnamento di questo straordinario strumento con il metodo del famoso didatta giapponese Shinici Suzuki, di cui si dirà più avanti.
Queste tre novità riconoscono e valorizzano il lavoro fin qui svolto e aprono a nuove prospettive sempre a favore dei bambini. Innanzitutto la collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano-Biblioteca di Marghera, e l’insegnamento dell’arpa, secondo il metodo Suzuki spostano ancora più indietro l’età (0-3 anni) di ingresso dei bambini/e nel mondo della musica fruita in modo non occasionale.
“Il corpo vibrante è il luogo dove si forma la voce, e di conseguenza, la parola. Il corpo vibrante, con la sua intonazione e/o con le sue stonature, esprime lo stato emotivo interiore[…]. Prima della nascita il corpo vibrante è stato fatto convibrare dal corpo materno[…]. Le esperienze vissute prima della nascita passano attraverso il corpo vibrante. Esse sono gli apprendimenti dai quali dipenderanno gli altri apprendimenti. L’essere stato accolto e ascoltato è la base per imparare ad ascoltare, per imparare ad ascoltarsi” (G. Cremaschi Trovesi). La riflessione sui tempi di avvio del bambino all’esperienza musicale ha portato il Laboratorio Harmònia a considerare l’opportunità di intervenire nel periodo prenatale per aiutare le future mamme, e anche i futuri papà, ad affrontare il momento del parto e il post-parto con maggior serenità e accompagnare il bambino/a a sviluppare quelle dimensioni percettive che meglio lo predisporranno ad affrontare l’avventura della vita. Per questo si sta costituendo un gruppo di specialisti (Musicoterapeuta, Psicologa, Pediatra, Ostetrica) che predisporrà un progetto specifico.
Questa è la storia che l’Associazione Laboratorio Harmònia eredita e rilancia. Essa non si pone in alternativa e tanto meno in competizione con nessuna realtà, piuttosto desidera entrare in rete con quanti vogliono collaborare e condividerne un progetto di formazione e di sviluppo della persona, per raccogliere esperienze e competenze che potranno arricchire il proprio cammino.
Infine il Laboratorio Harmònia vuol ricordare che il fare musica al Canevon non significa offrire un tempo meramente ricreativo, e neppure è il vezzo di qualche sognatore. Piuttosto è avvicinamento a un modello culturale europeo che, al di là delle parole, oggettivamente investe nella formazione culturale e musicale, in particolare, perché è solo da un cittadino consapevole, capace di scelte libere che può svilupparsi una società plurale, accogliente e creativa. La musica non deve essere pensata riservata a pochi, o speculativamente commerciale, come ormai siamo abituati a vedere in Italia, ma strumento di emancipazione sociale e culturale. Si veda l’esperienza di tutta Europa come di molti altri paesi del mondo, in particolare quello del sistema Abreu in Venezuela.
Ci auguriamo quindi che il progetto di massima che di seguito illustriamo sia condiviso e sostenuto, perché: è un investimento per il futuro; è garanzia di un processo di benessere sociale; educazione alla cittadinanza e alla convivenza. È inoltre disciplina d’ascolto. La pratica musicale, in particolare corale, educa la persona all’ascolto reciproco, quindi al dialogo e dunque al riconoscimento autentico delle differenze; è strumento per un reale cooperative learning che porta poi alla capacità di soluzione dei conflitti senza l’uso della violenza.

Loading...