Oltre la modernità il dono

Il dono è stato per lungo tempo ignorato

quale residuo arcaico destinato a scomparire o guardato con sospetto da una società che si è illusa di svilupparsi limitandosi a trasformare i vizi privati in pubbliche virtù grazie agli automatismi del mercato e a riservare il perseguimento del bene comune alla pubblica amministrazione.

Il dono può invece rivelarsi una leva efficace

e potente per andare oltre la crisi della modernità e aiutarci a rendere nuovamente umana la nostra comunità civile.

Il dono è stato per lungo tempo ignorato

quale residuo arcaico destinato a scomparire o guardato con sospetto da una società che si è illusa di svilupparsi limitandosi a trasformare i vizi privati in pubbliche virtù grazie agli automatismi del mercato e a riservare il perseguimento del bene comune alla pubblica amministrazione.

Il dono può invece rivelarsi una leva efficace

E potente per andare oltre la crisi della modernità e aiutarci a rendere nuovamente umana la nostra comunità civile.

In un’economia ricchissima che non riesce a soddisfare alcune esigenze fondamentali della persona umana e che lascia troppe risorse inutilizzate il DONO può catalizzare energie e produrre quei beni sociali di cui abbiamo un evidente bisogno.

In una comunità in cui malgrado la riduzione dei reati aumenta il senso d’insicurezza legato all’isolamento che ci rende fragili, il DONO può generare quelle relazioni che ci possono aiutare nei momenti di difficoltà.

In una democrazia in cui un numero crescente di individui guarda con sospetto alla militanza politica, il DONO diventa una modalità concreta per dare il nostro contributo alla definizione e realizzazione del bene comune permettendoci di riscoprirci cittadini.

In una società che si autoproclama del benessere, ma in cui aumenta l’uso dei psicofarmaci e delle droghe, il Dono ci permette di riscoprire la gioia che solo relazioni ed emozioni autentiche ci possono regalare.

In una civiltà che ha fatto della libertà il suo fondamento, ma in cui troppo spesso essa si trasforma nel permesso dato agli uomini senza scrupoli di imporre, con la menzogna e con la frode, il proprio dominio sulle moltitudini dei semplici, il Dono ci consente di testimoniare quell’eticità che è il fondamento della nostra umanità.

La filantropia istituzionale è

un potente strumento che ci permette di trasformare il dono da pura reazione emotiva o da mero sacrificio in una modalità estremamente efficace per affermare la nostra umanità.

Attraverso la filantropia istituzionale è possibile:

Catalizzare ulteriori risorse:

  • massimizzando i benefici fiscali;
  • attirando altre donazioni;
  • valorizzando le energie degli enti non profit.

Perseguire un reale impatto:

  • attraverso un approccio strategico;
  • dotandosi di strumenti di misurazione;
  • analizzando criticamente quanto realizzato.

 

Ridurre i rischi grazie:

  • alla diversificazione delle iniziative finanziate;
  • all’assenza di pericoli dovuti alla gestione diretta di attività imprenditoriali;
  • alla protezione nei confronti di contestazioni da parte del fisco.

 

Godere di un’ampia flessibilità:

  • struttura agile e leggera;
  • facilità di ridefinizione delle priorità;
  • moltitudine di partner con cui collaborare.

 

L’intermediazione filantropica permette di

utilizzare in outsourcing l’infrastruttura di un altro ente, di norma una fondazione, per perseguire i propri scopi

L’intermediazione filantropica rispetto alle alternative esistenti garantisce:

  • Semplicità sia in fase di costituzione che durante la gestione;
    Velocità nella creazione del proprio strumento filantropico;
  • Flessibilità nella scelta di come operare e nella struttura di governance; Possibilità di separare il momento della donazione dall’erogazione del contributo;
  • Tutela del proprio anonimato o massima comunicazione;
  • Economicità grazie alle economie di scala nella gestione operativa; Redditività nell’investimento di un’eventuale patrimonio;
  • Possibilità di operare senza immobilizzare risorse in un fondo di dotazione;
  • Professionalità grazie alla presenza di un personale esperto;
  • Certezza che le proprie finalità verranno perseguite anche quando non ci saremo più.